dramma, musicale
“Allora cominciamo, dalle presentazioni: Sono Lorenzo Donati, ho 32 anni e sono rinchiuso in quello che una volta veniva chiamato mani-comio, e come tutti i matti non credo di esserlo…Ma forse non lo sono davvero”
Così si presenta il protagoni-sta di questa storia, che viene raccontata da lui stesso quando ormai è troppo tardi, quando ormai non è più pos-sibile avere dei rimpianti… sempre se di rimpianti si può parlare. Una storia “orribile o piacevole, a seconda dei punti di vista” , che ha trasci-nato un normale ragazzo di 30 anni dei nostri giorni, in un vortice di violenza e di lucida follia, da cui ancora non ha capito se ne è uscito sconfitto o vincitore. Ed è per questo che la racconta con amara ironia, e lo fa sfruttando come colonna sonora i brani dei Pink Floyd, che si sposano perfettamente con le atmo-sfere che rivive e con i temi che lui tocca.
Tratto dall’omonimo romanzo di Alessan-dro Martorelli, “Anche i Pink Floyd possono sbagliare” è un racconto che coinvolge lo spetta-tore e lo trascina attraverso una for-midabile fusione di teatro, musica, dan-za e scenografia digitale in un vortice di emo-zioni sin dalle prime battute.
Scritto e
Diretto da Alessandro Martorelli
Direzione musicale Alessandro Porrini
Coreografie Alessio Colella
Scenografie Mardin Nazad